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La Torre di Gediminas (che mai non vien giú?)

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La Torre di Gediminas (Gedimino pilies bokštas, la torre del castello di Gediminas) è probabilmente il simbolo più importante della Lituania libera.
Era raffigurata nella banconota da 50 della moneta locale in uso prima dell’euro (il litas) ed oggi è nel logo della capitale.

Al secondo piano, contiene una piccola ma toccante mostra sul c.d. “Baltic Way”, cioè la catena umana non-violenta organizzata il 23 agosto 1989 per protestare contro l’annessione all’URSS.
La “Baltic Way” unì Lituania, Lettonia ed Estonia, collegando, di mano in mano, Vilnius, Riga e Tallin.
Più di 2 milioni di persone vi parteciparono.
L’iniziativa ebbe vastissima eco sui giornali di tutto il mondo (tranne che a Mosca) e contribuì a suo modo all’indipendenza delle tre Repubbliche Baltiche.

In quegli anni ed al giorno d’oggi la Torre è spesso stata il palcoscenico di molte azioni pubbliche e politiche.
E’ importante per la giovane Lituania.

Si trova a Vilnius, accanto al luogo dove il torrente Vilnia affluisce nel fiume Neris.
E’ in cima ad una collina erbosa, di un verde brillante.
La si può ammirare da tutta la città.
E, da lassù, il panorama è d’incanto.

Faceva parte di un castello, costruito inizialmente in legno, da Gediminas, e successivamente rinforzato in mattoni, all’inizio del XV secolo, da Vytautas; entrambi Granduchi di Lituania.
A dire il vero, non rimane molto degli edifici di quel tempo.
La Torre che vediamo oggi è infatti stata ricostruita nel 1930, sulla base di apposite ricerche storiche, per altro da un architetto polacco.

E’ un posto molto affascinante, suggestivo, fotografato.
Con un ricco passato.
Ed un futuro incerto.

Sì, perché, da qualche settimana, sta rovinosamente franando la collina su cui poggia.

Ogni volta che ci passo davanti, mi chiedo se la situazione stia migliorando o peggiorando.
Per motivi di sicurezza, sono ora chiuse sia la funicolare (sempre), sia la salita a piedi alla Torre (forse, non l’ho ben capito).

Spero davvero che riescano a salvarla.
(Forse rimettendo della vegetazione? … come ai tempi dei Soviet, quando, secondo alcuni amici, per motivi politici la collina era sì coperta di alberi però appositamente lasciata nell’incuria, con i resti del castello abbandonati e invisibili dalla città… )

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